New York Stock Exchange - USA 1992
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La borsa di via del Muro (2014)

 

La borsa di via del Muro, cinque puntate in onda dal 16 al 20 giugno 2014, si presenta con un titolo che, all’apparenza, sembra anonimo e quasi insignificante. Di quale borsa si parla? E dove si troverebbe questa via del Muro? C’è sicuramente da rimanere perplessi. Chiariamo allora che la borsa in questione non è, come dice il dizionario, una “custodia di varie fogge, in pelle, stoffa o altri materiali per trasportare denaro, cose personali e oggetti vari”, ma la borsa valori cioè, sempre come dice il dizionario, “un mercato finanziario regolamentato dove vengono scambiati valori mobiliari e valute estere”. Se poi aggiungiamo che in inglese via si dice “street” e muro si traduce con “wall”, ecco che l’ironia del titolo appare evidente. Via del Muro altro non è che una traduzione letterale di Wall Street, la celebre via di New York dove ha sede la  borsa valori forse più famosa e importante del mondo.

 

La borsa di via del Muro è quindi una rivisitazione sottile e satirica del mondo della finanza, che in Wall Street trova uno dei suoi simboli più conosciuti. Dopo aver affrontato nel 2012 la storia del confine tra Svizzera e Italia con I dialoghi della ramina, Ferruccio e io questa volta abbiamo usato un approccio inconsueto per parlare di argomenti spesso considerati di difficile comprensione come i futures o la circolazione monetaria.

 

Per parlare di questi argomenti apparentemente astrusi e lontani dalla nostra vita, non abbiamo preso come protagonisti finanzieri d’assalto, banchieri internazionali o giganti della consulenza aziendale, ma un gruppo di quelli che la burocrazia definisce come “persone senza fissa dimora”, i francesi chiamano “clochard” e nella nostra lingua vengono sbrigativamente etichettati come “barboni”.

 

Tra il bar della stazione e i giardini pubblici di una grande città i protagonisti della Borsa di via del Muro seguono le lezioni del Professore, che rapporta i grandi eventi economici alle dinamiche della vita di tutti i giorni. Ecco come.

 

Bratwurst futures

I futures sono qualcosa di incomprensibile? No. Se il concetto viene applicato ai bratwurst, per esempio, si capisce come con un’accorta manovra finanziaria sia possibile mantenere il proprio patrimonio e in più disporre di una riserva di cibo. Salvo perdere tutto, naturalmente.

 

La circolazione monetaria

Se tutti hanno debiti con tutti e nessuno ha un soldo per pagare, la situazione sembra senza via d’uscita. Non per il Professore, è ovvio. Gli basta chiedere al signor Gino, il barista, di promettere un piccolo finanziamento di dieci euro e come per miracolo tutti i debiti vengono saldati in meno di un minuto.

 

Too big to fall

Anche il Professore è indebitato, ma invece di preoccuparsi mangia e beve allegramente. E i suoi creditori sono ben felici che si comporti così. Non sanno che non li può pagare? No, lo sanno benissimo, ma sanno anche che il Professore nel suo piccolo è troppo grande per poter essere lasciato cadere.

 

Scatole cinesi

Acquistare un triciclo per raccogliere vetri usati è un’operazione troppo costosa per una sola persona? Non è un problema. Il Professore spiega come, anche con un capitale ridotto, sia possibile mettere in piedi una grande struttura societaria controllata da un solo piccolo azionista.

 

Simposio Ponzi

Moltiplicare il capitale in pochi giorni è il sogno segreto di tutti. E se qualcuno dimostra che è possibile, la prudenza cede il posto all’avidità. Chi si affida ciecamente al Professore invece dei soldi promessi si trova invece ad ascoltare la storia di Charles Ponzi.

 

Le voci dei personaggi che animano La borsa di via del Muro sono quelle di Antonio Ballerio, Augusto Di Bono, Vito Gravante, Massimo Loreto, Riccardo Peroni, Luca Sandri e Tatiana Winteler.

 

La regia, ancora una volta, è opera di Ferruccio Cainero e Franco Di Leo, assistiti in fase di editing e di sonorizzazione dalla professionalità e dallo humour di Lara Persia.

 

Alla responsabile della produzione della Rete Due, Francesca Giorzi, che continua a credere nelle proposte dei due deliranti signori, va il nostro ringraziamento particolare.