L’Elvezia in gondoleta

E’ passato quasi un mese dall'ultimo post e posso immaginare la tensione che ha preso chi legge queste righe, in attesa di un nuovo post che non arriva mai. Eccolo, finalmente. Sciolta l’ansia, vediamo di che si tratta. Il titolo, innanzi tutto. Che cosa significa “L’Elvezia in gondoleta”?

 

Si tratta di uno sceneggiato radiofonico in dieci puntate che ho scritto insieme a Ferruccio Cainero e che è stato registrato proprio in questo periodo negli studi di Lugano della RSI – Radiotelevisione della Svizzera Italiana. Ferruccio e io, oltre che autori del testo, siamo anche i registi del lavoro e abbiamo prestato la nostra voce per qualche breve inserto di sfondo. Ce ne sono pochi bravi come noi a gridare “Viva l’Italia!” “Viva San Marco!” “Vegné dòne!” “Compré de mi!” “Peoci! Granseole!”

 

“L’Elvezia in gondoleta” è la storia degli svizzeri che, nei secoli, hanno lavorato a Venezia e hanno lasciato preziose testimonianze della loro presenza. Sono stati architetti, scultori, decoratori, mercanti, soldati, letterati, commercianti. Lo sapete che il famoso Ponte dei Sospiri è opera di una famiglia di architetti luganesi? Che nel Settecento la maggior parte delle pasticcerie veneziane era gestita da grigionesi? Che alla difesa del ponte ferroviario di Mestre, nel corso dell’insurrezione del 1849 (quello dei famosi versi: “il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca”), contribuì una compagnia di volontari svizzeri? 

 

Non pensate però che sia uno sceneggiato serioso e impettito. Con un titolo così? Ferruccio e io, poi, non saremmo mai capaci di rinunciare alla nostra ironia. Invece è venuta fuori la storia di due amici, un oste di nome Bepi e un mercante di nome Aronne, che raccontano al capitano svizzero Debrunner le vicende dei loro avi alle prese con gli svizzeri nella laguna. Debrunner è esistito veramente, Bepi e Aronne sono figli della nostra fantasia e le loro vicende sono immaginarie. Ma il contesto storico è preciso e documentato. “L’Elvezia in gondoleta” andrà in onda in autunno sulla Rete Due della RSI. Vi farò sapere.

 

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