Le vie di Vienna

Dopo aver capito che la città in cui si sarebbero svolte le vicende del violinista (che ancora non aveva un nome) sarebbe stata Vienna, avevo necessità di vedere direttamente il posto. In un mondo perfetto e con un conto in banca piuttosto corposo, sarei andato a Vienna e per una decina di giorni avrei girato la città facendo fotografie nei posti che mi sarebbero sembrati interessanti come sfondo per La sinfonia Jupiter.

 

Il mondo però, lo sappiamo, non è perfetto e il mio conto in banca è a dieta. Così avevo pensato di utilizzare il servizio Street View di Google. Sbagliato. Nel 2010 l’Austria, e quindi anche Vienna, non risultava mappata da Google. Cercando in Internet avevo però trovato il sito di una società austriaca, NORC, che forniva una copertura di Vienna analoga a quella dello Street View di Google. Evviva NORC, quindi.

 

Per qualche giorno sono andato a zonzo per Vienna, in modo virtuale s’intende, per cercare le location che mi interessavano. Sapevo dove lavorava il mio violinista (che intanto si era fatto avanti e aveva detto di chiamarsi Karl), ma volevo capire dove abitasse. Trovai una zona semi-centrale, oltre il Danubio, e mi colpì una casa nella Leopoldsgasse: aveva persino la pulsantiera di ottone per i citofoni che volevo per il suo palazzo. Misi subito il sito NORC tra i Preferiti perché mentre procedevo con lo sviluppo della storia avevo sempre necessità di vedere dove si muovessero i protagonisti. Trovai anche l’abitazione della ragazza (avevo intanto scoperto che si chiamava Alexandra), una vecchia casa nella Horlgasse con una  patina di antico che mi sembrava adatta per il personaggio.

 

Oggi il sito NORC non c’è più, ma non è stato soppiantato dal servizio Street View di Google. Le vie di Vienna infatti non sono più visibili. In realtà nel 2010 Google ha fotografato l’intera Austria, ma non ha mai messo in rete le immagini a causa della richiesta avanzata dalle autorità austriache, a tutela della privacy dei suoi cittadini, di mascherare non solo targhe e volti, ma anche l’intero corpo, se le persone si trovavano in prossimità di chiese, ospedali o di altri luoghi sensibili. Nel frattempo però avevo già terminato le ricerche e la storia aveva preso forma. Come? Lo vedremo nel prossimo post.

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