1967

Perché scegliere il 1967 come anno nel quale ambientare un romanzo? Perché mi sembrava un anno importante, un anno che precede una svolta importante. Tra il 1967 e, per dire, il 1970 non passano solo tre anni, ma c’è anche un cambiamento radicale della società. Non volevo parlare di questo cambiamento, ma descrivere un momento precedente, di calma apparente, quando gli anni Sessanta stavano per finire e poi nulla sarebbe stato come prima. Volevo uno sfondo nel quale si potesse scorgere il progresso sociale e civile di quegli anni di crescita economica, ma senza addentrarmi nel periodo di rivendicazioni politiche e sindacali che avrebbe segnato il decennio successivo. Se mi fossi spostato, anche di poco, più avanti non avrei potuto mantenere quel tono spensierato che volevo dare a questo lavoro.

 

Il romanzo in realtà inizia alla fine del 1966, poco dopo la terribile alluvione che colpì Firenze, e si sviluppa poi interamente nell’anno successivo. Al romanzo si sovrappongono le vicende storiche del 1967, dalla tragica morte di Luigi Tenco alla conquista del campionato di calcio da parte della Juventus per citarne solo un paio, che aiutano a mantenere ancorate alla realtà del tempo le vicende immaginarie del protagonisti. Qui le ricerche negli archivi dei giornali sono state fondamentali per trovare (meglio sarebbe dire: ritrovare) alcune schegge del passato. Per esempio, cosa si ascoltava alla radio e cosa si vedeva alla televisione in quegli anni? Gran Varietà, spettacolo domenicale della radio, e l’appuntamento settimanale con i telefilm di Perry Mason. Un’altra era, insomma.    

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