Gli attrezzi del mestiere

Prima di entrare nei dettagli del romanzo, qualche indicazione in merito agli strumenti che uso per scrivere.

 

La prima stesura è manuale, ovvero penna stilografica (per gli appassionati: una Faber Castell in legno e acciaio con pennino medio) e quaderni Moleskine o Paperblanks. Scrittura di getto, senza preoccuparsi di ripetizioni di termini o cura dello stile. Anche i nomi dei personaggi o dei luoghi sono spesso assenti. X incontra Y a ZZ, per esempio. Una cosa inguardabile, insomma.

 

La seconda stesura è in realtà una trascrizione brutale della prima, in modo da avere un file in formato doc da poter rielaborare. Utilizzo un programma chiamato Dragon Naturally Speaking. Costa un centinaio di euro e sono soldi ben spesi. Si installa in pochi minuti, richiede un minimo di addestramento per il riconoscimento della voce e poi consente di dettare a velocità naturale. Pagine e pagine di manoscritto diventano pagine in formato A4 nel giro di pochissimo tempo. Per questa operazione, insieme a Dragon Naturally Speaking, uso Microsoft Word.

 

Per l’elaborazione vera e propria del testo non uso Word, ma Scrivener. Cercavo da tempo un software adatto per chi scrive, ovvero per chi deve elaborare materiale diverso, tenere sottomano appunti, note, pezzi di testo da recuperare. Certo tutto questo si può fare con Word, ma Scrivener ha il vantaggio di mostrare (e soprattutto di trovare) tutto quello che serve in un attimo. L’ho scoperto un anno fa, ho scaricato la versione di prova e poi l’ho acquistato. Costa una trentina di euro e anche in questo caso si tratta di soldi ben spesi.

 

Il trucco, se così si può definire, di Scrivener è quello di consentire di dividere un testo in blocchi. Un capitolo, in pratica, può essere visto come un insieme di scene. Per chi, come me, proviene dalla scrittura di testi teatrali e di sceneggiature radiofoniche il concetto è immediato. Dividendo un testo in tante scene diventa anche più facile trovarle, spostarle, modificarle. Per ogni scena posso indicare chi è presente, dove si svolge l’azione e quando. Posso anche aggiungere una breve descrizione di quello che succede in modo da avere un continuo riassunto di quello che sto facendo. Con un solo comando, infine, mi ritrovo un documento di Word impaginato con tutti i capitoli (e le scene).

 

Per oggi mi fermo qui. La prossima settimana vedremo più da vicino le ricerche di materiale, di fonti e di informazioni fatte prima di cominciare a mettere mano al romanzo.


Scrivi commento

Commenti: 0